TIPOLOGIE DI BROKERS

 

In economia, IL BROKER  è un intermediario: è una persona (fisica) o un gruppo di persone (agenzia d'affari, agenzia di rappresentanza) che organizza le transazioni tra un acquirente e un venditore, guadagnando una commissione quando viene concluso l'affare.

 

Per la scelta del broker, dobbiamo prima capire quali tipi di broker sono disponibili sul mercato.

Sul forum di trading team ho trovato un post molto ben fatto su questo argomento e che riporto per intero qui di seguito.

 

La distinzione fondamentale fra i Brokers Forex è se essi sono DD (Dealing Desk) o NDD (Non Dealing Desk).
Sul Forex la PARITA' deve sempre essere conservata, quindi è essenziale capire CHI è la nostra controparte quando effettuiamo una operazione.

DD - Dealing Desk = MM (Market Maker)
I MM operano attraverso il Dealing Desk e quotano spread fissi.
Come dice la parola "fanno il mercato".
Un broker DD guadagna in 2 modi: con gli spreads e negoziando contro i propri clienti.
Ad ogni operazione che tu apri loro ne aprono una contraria per ricoprirsi.
Saranno sempre dal lato opposto del trader ed in questo modo "creano il mercato".
Un trader non vede le reali quotazioni di mercato, che consentono al Dealing Desk broker (Market Maker) di manipolare le quotazioni al fine di accontentare il cliente.
In questo caso la tua controparte è il broker

NDD - No Dealing Desk

NDD è un Forex broker che fornisce l'accesso diretto al mercato interbancario (Market place), senza passare gli ordini attraverso il dealing desk, cioè senza requote verso il cliente retail.
Con un vero No Dealing Desk broker non ci sono requote sugli ordini e nessuna ulteriore pausa durante la conferma dell'ordine. Questo, in particolare, permette di negoziare anche quando stanno arrivando notizie sul mercato senza alcuna restrizione al trading.
Un broker NDD può caricare la commissione di trading oppure scegliere di aumentare lo spread e azzerare le commissioni di negoziazione per una operatività sul Forex completamente free.

I broker NDD (No Dealing Desk) si distinguono in : STP o ECN + STP.

STP - Straight Through Processing (detti anche Multibanking)
Gli STP Forex broker inviano gli ordini direttamente dai clienti ai fornitori di liquidità (liquidity provider), cioè alle banche, che scambiano sul circuito interbancario. A volte i broker STP hanno un solo fornitore di liquidità, altre volte più liquidity providers. Ovviamente più banche e liquidità sono presenti nel sistema, migliore sarà l'eseguito per i clienti.
Il fatto che i trader abbiano accesso diretto al vero mercato e siano in grado di eseguire operazioni senza l'intervento del broker rende la piattaforma STP interessante per il cliente retail.
In questo caso la tua controparte sono le banche.

 

ECN - Electronic Communications Network -
Un ECN forex broker sul mercato Forex infine consente agli ordini dei clienti di interagire con gli ordini dei clienti di altri brokers. Un ECN broker sul Forex prevede un mercato in cui tutti i partecipanti (banche, i market maker e singoli trader), possano fare trading gli uni contro gli altri con l'invio al sistema di bids e offers concorrenti.
I partecipanti interagiscono all'interno del sistema e catturano le migliori offerte disponibili in quel momento per i loro trades.
Tutti gli ordini di negoziazione incontrano la controparte in tempo reale. Una piccola fee, commissione di negoziazione, viene sempre applicata.
In questo caso la tua controparte è il MERCATO VERO.

 

Per approfondimenti visitate queste pagine:

 

- Traderpedia.

- Come scegliere il migliore broker online.

 

Un passo importante prima di attivare un conto di trading online con un broker è quello di verificare che il broker sia autorizzato dall'oraganismo di controllo del paese in cui ha la sede.

Dato che la stragrande maggioranza ha sede a Cipro, i brokers devono essere iscritti al CYSEC che è l'organismo regolamentativo per le società finanziarie di quel paese.

E' possibile che i brokers siano registrati e supervisionati anche da altri organismi di controllo in base al fatto che abbiano aperto delle filiali in altri paesi. Solitamente i n° di autorizzazione li trovate in fondo alla pagina principale del sito del broker o comunque nelle sezioni relative alle autorizzazioni o regolamentazione.

 

I più importanti a livello europeo sono:

 

CONSOB (COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETA' E LA BORSA)

FCA (FINANCIAL CONDUCT AUTHORITY)

CYSEC (CYPRUS SECURITIES AND EXCHANGE COMMISSIONS)

 

Inoltre, i brokers europei devono aderire alle direttive del MIFID.

La direttiva dell'Unione Europea 2004/39/CE (conosciuta anche come direttiva MiFID, ove MiFID è acronimo di Markets in Financial Instruments Directive) è un atto normativo emanato dal Parlamento europeo nel 21 aprile 2004.

Essa costituisce un passo importante verso la costruzione di un mercato finanziario integrato, efficace e competitivo nell'Unione europea (UE) e si inquadra nel più ampio "piano di azione per i servizi finanziari" (FSAP), varato nel 1999 e che concretizzatosi in ben 42 direttive. A tale direttiva è seguita la direttiva 2006/73/CE, attuativa della prima. Sono state recepite dall'Italia nel 2007.


SCEGLI CON CURA IL TUO BROKER

 

La scelta del broker con cui investire ed operare è importantissima.

Ovviamente, per quanto riguarda il forex si consigliano brokers che permettono di tradare i microlotti (controvalore di 1k-1000 $ di valuta quotata) e con spreads variabili.

In questa sezione (pagina in alto) ho recensito alcuni brokers che potrebbero interessarti e che sarà in costante aggiornamento.

Il mio consiglio è quello di analizzare bene ogni broker (dovreste trovare quasi tutto sul sito) e farsi le seguenti domande:

 

1) Tipologia di broker.

Il broker è no-dealing desk o dealing desk ?

Nel primo caso si ha l'accesso diretto al mercato interbancario e quindi il broker non vede le tue posizioni ed i tuoi stop loss. Nel secondo caso il broker può farti da controparte con tutte le conseguenze che ne possono derivare (vedono gli stop loss dei traders e ricordatevi che i market maker fanno i prezzi e guadagno dagli spreads).

 

2) Informazioni legali e regolamentazioni.

Il broker è regolato e supervisionato da organismi di controllo come Consob (italia), FCA (Gran Bretagna) o Cysec (Cipro)?

Assolutamente il broker deve essere regolamentato almeno dall'organismo di controllo del paese in cui ha la propria sede. Molti borkers hanno più licenze in quanto possono avere succursali ed uffici in diversi paesi.

 

3) Mercati e prodotti offerti.

Dipende su cosa vuoi operare: forex, commodities, indici, azioni?

La maggior parte dei brokers permette di tradare su forex, commodities e indici, altri (non molti) permettono di tradare anche CFD di azioni, ETF, obbligazioni, ecc... quindi accertatevi che il broker offra i mercati in cui volete effettivamente operare. Potete anche considerare l'eventualità di utilizzare più brokers.

 

4) Quali tipi di conti offre? Quanto è il minimo deposito?

I brokers solitamente offrono vari tipi di conto "a livello" con diversi depositi minimi. A volte questi conti vengono chiamati per esempio conto mini, standard, premium, platinum, ecc.

Di solito il conto mini permette di tradare con size ridotti, (micorolotti) ed il deposito minimo può essere anche di 100 o 200 € o anche meno, ma con spreads leggermente più ampi.

Man mano che i conti salgono di livello il deposito minimo può aumentare magari a 2.000 o 5.000 € con anche contratti minimi più alti (minilotti o lotti), ma ci sono diversi vantaggi come ad esempio spreads inferiori ed accesso diretto al mercato (DMA) ed ulteriori strumenti e servizi di trading.

 

5) Ci sono costi per il mantenimento del conto? ci sono costi per l'utilizzo della piattaforma? Ci sono costi per inattività?

Solitamente l'apertura ed il mantenimento del conto non contempla costi di gestione, ma è sempre meglio chiedere.

Alcuni brokers si affidano a piattaforme esterne e quindi possono far pagare un canone di utilizzo della piattaforma per l'accesso ai dati, che potrebbe diventare gratuito con un minimo di operazioni effettuate mensilemente.

Alcuni brokers inoltre contemplano nei termini e condizioni una "penale" di inattività, nel senso che dopo un periodo di tempo che non si opera possono prelevare una data somma dal conto.

 

6) Quali leve, requisiti di margine, spreads medi (variabili o fissi), commissioni e lotti minimi hanno per i vari mercati?

Da un'occhiata alle leve ed ai margini e soprattutto a spreads e ampiezza (size) dei contratti. Se sei un trader che opera con i dati giornalieri lo spread non è molto rilevante, ma se operi in intraday o fai scalping su grafici ad un minuto sul forex, cerca brokers con conti che offrano spread ridotti sui cross più liquidi come EUR/USD per il quale lo spread medio deve essere intorno al pip. Accertati inoltre che il broker permetta di tradare con i microlotti (1000 $ di controvalore - 1K - 0,01 lots). Controlla anche i lotti per commodities, indici ed il numero minimo di azioni comprabili.

 

7) I conti sono segregati ed assicurati (sistema protezione fondi)? dove sono depositati i soldi, in Italia o all'estero? in quale banca?

Assicurati che il broker offra conti segregati. In questo modo i soldi versati nel tuo account di trading non finiranno in mano del broker stesso e non potranno essere utilizzati in caso di insolvenza da parte del broker. In questo modo sarai tutelato. Ancora meglio se il broker adotta anche un sistema di protezione fondi.

 

8) Quali piattaforme offre? Per quanto tempo dura la versione demo?

E' possibile prolungare il periodo di prova?

Solitamente i vari brokers hanno la propria piattaforma proprietaria.

Il mio consiglio è quello di imparare ad utilizzare la metatrader. Oramai quasi tutti i brokers permettono di utilizzarla in alternativa alla propria. Inoltre, la metatrader permette di utilizzare EA (expert advisors) per il trading automatico. Per quanto riguarda la versione demo, di default la si può utilizzare per 21 giorni (mese lavorativo), ma è possibile chiedere al broker di aumentare il periodo.

Se il broker offre metatrader e fate trading automatico chiedete se ha disponibile un VPS (virtual private server) ed i costi relativi al servizio.

 

9) Come è il servizio clienti? c'è un numero verde?

I brokers che hanno degli uffici in Italia hanno il servizio clienti ovviamente in italiano e con numero verde per qualsiasi evenienza. Quelli che non hanno uffici in Italia è difficile che comunichino in italiano, ma in inglese sicuramente. Non fatevi ingannare da brokers che hanno il sito in italiano, controllate nei contatti che abbiamo uffici in italia o mandate una mail per vedere se si può comunicare in italiano. Se conosci l'inglese, parlato o scritto, non c'è problema. Puoi comunque comunicare tramite mails o chat senza problemi anche senza chiamare.

 

10) Il broker fa da sostituo di imposta o no? (regime amministrato o dichiarativo da parte del trader).

Solitamente i brokers non fanno mai da sostituto d'imposta. Quelli che operano solo dalla propria sede all'estero solitamente non lo fanno poichè non sono a conoscenza di tutte le legislazioni estere. Quindi, se hai plusvalenze alla fine dell'anno fiscale, dovrai affidarti ad un commercialista per la dichiarazione dei redditi, se non hai plusvalenze, non devi dichiarare niente ovviamente (dichiari solo i soldi che hai all'estero).

Ci sono anche brokers che fanno da sostituto d'imposta, quindi potrebbe essere un valore aggiunto.

 

11) Bonus offerti.

Cerca il tuo broker ideale aldilà dei bonus.

Leggi i termini e le condizioni dei bonus di benvenuto, noterai che le condizioni tendono a favorire l'alta frequenza di trading, nel senso che ci danno un determinato bonus in % al nostro primo deposito ma per ritirarlo dovremo fare un tot. numero di transazioni che vengono trasformate in punti.

Quindi, i bonus sono a vantaggio di chi fa trading ad alta frequenza e non di chi fa trading di lungo periodo. Ovviamente l'alta frequenza favorisce le commissioni e gli spreads e quindi sono a vantaggio del broker stesso.

 

12) Servizi aggiuntivi

Un buon broker dovrebbe fornire gratuitamente adeguati corsi di formazione, approfondimenti, servizi aggiuntivi come autochartist, analisi di mercato, ebooks e webinar e tutti i mezzi per fornire idoneo supporto ai traders sia principianti che esperti.

 

Utilizza molto le demo prima di operare con soldi reali, per prendere confidenza ed imparare bene la piattaforma. Come già detto sopra, la maggior parte dei broker permette di utilizzare la metatrader 4 o 5, che è la più utilizzata ed anche una delle più semplici.

Le piattaforme in sè sono molto semplici da utilizzare, l'importante è capire come si piazzano gli ordini, come si inseriscono gli stop loss, i trailing profit, gli ordini OCO, ecc..

 

Se il sito internet non chiarisce gli aspetti sopra citati, non esitare a mandare una mail con le domande sopra riportate o chiamare il numero verde per chiedere delucidazioni.

In ogni caso leggi il materiale informativo fornito dal broker stesso, il documento dei termini e condizioni (T&C) e l'informativa sul rischio (risk warning).

 

Se vuoi sapere di più sui brokers consultate queste pagine:

 

-http://www.forex-broker-rating.com/

-http://it.investing.com/brokers/forex-brokers



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