In questa sezione vediamo come costruire un Sistema di Trading.
Prima vediamo cosa è un Trading System e qual'è la differenza con una strategia di Trading.
Per molti saranno la stessa cosa, ma per me non è così.
Ho già scritto ampiamente a riguardo nel paragrafo 25 della quarta parte dei "Fondamenti del trading online".
Le definizioni di sistema e strategia sono le seguenti:
Il sistema, nel suo significato più generico, è un insieme di elementi o sottosistemi interconnessi tra di loro o con l'ambiente esterno tramite reciproche relazioni, ma che si comporta come un tutt'uno, secondo proprie regole generali.
Una strategia operativa invece è la descrizione di un piano d'azione di lungo termine usato per impostare e successivamente coordinare le azioni tese a raggiungere uno scopo predeterminato.
Io considero la Strategia Operativa di trading quindi, la formulazione di un insieme di regole prettamente operative e tecniche che hanno la funzione di trarre profitto e vantaggio dai mercati finanziari.
Un Sistema di Trading, per me, va oltre ed implica le combinazioni degli elementi costitutivi del sistema stesso, cioè la strategia operativa, il metodo operativo, il piano di lavoro, la gestione del denaro, del rischio e del proprio EGO e cosa più importante l'applicazione degli stessi.
Una Strategia Operativa fa necessariamente parte di un Trading System.
Un Trading System puo' essere discrezionale o meccanico.
Discrezionale è quando prendiamo decisioni analizzando il grafico.
Queste decisioni si basano soprattutto sull’esperienza del trader che utilizza dei pattern specifici ed elementi di analisi tecnica per decretare i punti di entrata ma che non aderiscono “troppo rigidamente” a regole ben definite di gestione della posizione e della tempistica di uscita, e per questo può essere molto influenzato dall’emotività del trader.
In questo caso il trader ha completa libertà decisionale sulla conduzione dei trades in base alle condizioni di mercato correnti.
Per esempio, un trader può avere delle regole ben definite, ma molte volte guardando il grafico, può aver la tentazione di uscire prima da un trade vincente per prendere profitto, oppure di lasciar che una perdita diventi troppo grande in quanto spera in un'inversione imminente.
Ciò accade perchè ci facciamo influenzare dalla nostra emotività e dal nostro Ego senza comprendere (o non voler comprendere) cosa stia facendo veramente il mercato.
Automatico o meccanico è quando il trader segue sempre e rigidamente delle precise regole e dei precisi segnali di entrata e di uscita, non importa quali eventi possano accadere durante la gestione dei trades;
i segnali sono quelli e vanno seguiti sempre.
La consistenza in questo caso è il fattore chiave, e quindi, vanno assolutamente seguiti tutti i segnali perchè, in fondo, non sappiamo quali di questi si rivelerrano essere quelli giusti e quali quelli sbagliati.
Il futuro non lo può prevedere nessuno!
Un sistema automatico può essere:
1) svolto manualmente dal trader;
2) affidato alla gestione dei cosiddetti robot o expert advisor ossia programmi automatici di trading.
Utilizzare l’uno o l'altro sistema poco importa, ma deve comunque essere costruito con delle solide regole di base.
Come dice Ed Seykota, "in ultima analisi anche i sistemi automatici (affidati a programmi) sono in parte discrezionali perchè vi sono da prendere decisioni in merito al money management, al timeframe ed ai mercati su cui operare".
L'utilita' dei programmi automatici e' data dal fatto che ci affidiamo totalmente al software per l'entrata e l'uscita dalle posizioni senza bisogno di tenere i nostri occhi incollati allo schermo tutto il giorno.
I programmi automatici o "robot" seguono le direttive che noi stessi impostiamo ed il nostro trading non subisce gli effetti emotivi che, in molti casi, possono rovinare le nostre performances.
Per contro, a volte il nostro intuito ed i nostri occhi, se ben addestrati, possono essere dei valori aggiunti e delle armi vincenti insuperabili, perché ci possono permettere di entrare ed uscire di posizione molto più in anticipo rispetto alla massa. Tuttavia possono anche trarci in inganno se non impariamo a gestirli in modo ottimale.
Al di la' di tutto, il nostro sistema ideale deve imprescindibilmente rispettare almeno 5 delle 6 regole di Seykota e di tutti i trader vincenti e cioè:
1) cavalca i trend,
2) taglia le perdite,
3) gestisci il rischio,
4) utilizza gli stop loss,
5) segui le tue regole.
Come fai non importa, l'importante e' rispettare questi criteri!!
Esistono due principali strategie, stili, o per meglio dire "filosofie" di trading:
trend following e countertrend.
Queste due categorie di traders sono contrapposte poichè la loro strategia è del tutto speculare.
Anche di questo caso ho già scritto molto nel paragrafo 19-parte 3 dei Fondamenti, da cui riporto alcuni
passaggi:
1) Trend Following, (che seguono il trend) cioè coloro che aderiscono allo slogan "trend is your friend" e che è atto all'individuazione ed allo sfruttamento dei trend in generale (di qualsiasi orizzonte temporale).
I trend followers operano a favore di trend.
Il loro motto è “compra alto e vendi ancora più alto” (buy high and sell higher). Solitamente, entrano in posizione non appena un trend è definito, operando a rialzo quando il prezzo perfora le successive resistenze (i massimi), mentre a ribasso quando il prezzo perfora i successivi supporti (i minimi).
Operando in questo modo, comprano quando il mercato è in forte ipercomprato e vendono quando il mercato è in forte ipervenduto, ossia quando il momentum è eccessivamente forte o debole
2) Countertrend, i cui "discepoli" cercano di individuare i punti di svolta del mercato, cioè le inversioni.
I countertrend traders o contrarians operano contro il trend corrente, cercando di individuare le fasi dei ipercomprato o ipervenduto del mercato.
Operano contro il trend principale in qualunque timeframe, o meglio, cercano di individuare fasi di ipercomprato ed ipervenduto del mercato, supporti o resistenze per sfruttare le inversioni, (ritracciamenti) di più breve termine od addirittura anticipare le maggiori inversioni di prezzo.
Il loro motto è “compra a basso prezzo e vendi ad alto prezzo” (buy low and sell high).
Un contrarian, crede nel fatto che quando vi è troppo entusiasmo nel mercato per la salita del prezzo, quello è il punto in cui il mercato si fermerà e crollerà, poiché esso è troppo ipercomprato e non vi è più forza rialzista a sostenere l’uptrend.
La stessa cosa avviene in fase di ribasso e di ipervenduto: in questo caso, i contrarian cominciano ad accumulare, per poi rivendere quando il mercato tornerà ad
essere ipercomprato.
Possiamo dedurre che i contrarians sono in molti casi coloro che fanno da controparte ai trend followers.
Queste due filosofie, o "visioni" opposte del mercato vengono utilizzate dai traders in tutti i timeframes, essi cioè, possono contemplare diversi orizzonti temporali.
La distinzione principale è tra Intraday Traders e Multiday traders.
La prima categoria comprende i Traders che operano all'interno della sessione giornaliera di trading, effettuando anche più operazioni nell'arco della giornata. Operano su un orizzonte temporale di breve o brevissimo periodo, arrivando anche a tradare su timeframes di 1 minuto.
Questi traders vengono chiamati "Scalpers", cioè "Speculatori".
La seconda categoria, quella dei Multiday, opera su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, cioè possono detenere una posizione per svariati giorni fino ad arrivare anche a settimane o mesi.
Questi ultimi sono chiamati anche Traders di Posizione poichè cercano di stare nel mercato fin quando non sussistono più le motivazioni per rimanervi, come ad esempio dei segnali confermati di inversione di tendenza.
Questi traders sono pressochè Trend Followers.
Queste due categorie di traders si distinguono soprattutto per la scelta del timing di entrata (la tempistica) e necessariamente per il money management adottato di conseguenza.
Il trader intraday deve avere un timing più preciso, perchè le oscillazioni (dovute a qualsiasi rumor di sottofondo di mercato) sono più frequenti ed ampie rispetto alla propria Position Sizing e di conseguenza basta un niente per essere buttati fuori dal mercato.
Il vantaggio è che, operando in Intraday si possono fare più operazioni e quindi potenzialmente generare più profitti se si è dalla parte giusta del mercato.
Per contro, il multiday non deve necessariamente avere un timing perfetto, in quanto la position sizing avrà molto più "spazio di manovra" tra Entry e Stop Loss, che sarà relativa quindi ad oscillazioni di molte ore o addirittura di giorni.
Ciò dipende comunque dal livello di agressività del trader, dal fatto di ponderare le proprie decisioni operative, dall'aspettare le conferme del mercato e dal livello di money management e di % di rischio adottate.
Traders più agressivi possono tentare di anticipare il movimento al primo segnale senza attendere una conferma da parte del mercato, mentre i traders più prudenti aspetteranno ulteriori segnali di conferma prima di buttarsi a capofitto in un'operazione.
Vedremo più approfonditamente quali strategie adottano queste categorie nei prossimi capitoli.
Un bravo trader deve prima di tutto essere in grado di leggere un grafico.
Il grafico per il trader è come la mappa per un viaggiatore.
L'analisi tecnica del grafico è uno strumento eccezionale perchè permette al trader di capire in che condizioni si trova il mercato e di agire di conseguenza.
L'analisi tecnica come già detto più volte si basa su dei semplici principi che coadiuvati dall'esperienza del trader possono portare buone probabilità di successo.
Tutti i sistemi di trading, sia discrezionali che automatici si basano su principi tecnici della price action e/o sui derivati dei essi, cioè gli indicatori e gli oscillatori.
Gli strumenti grafici derivati dallo studio della price action sono essenzialmente:
1) Trend e trendlines.
2) I canali di prezzo.
3) Supporti e resistenze statiche e dinamiche.
4) I ritracciamenti (onde di Elliot e livelli di Fibonacci).
5) I pattern di prezzo o figure: di inversione e di continuazione.
6) Il volume e l'open interest dove sono disponibili.
7) Gli indicatori di trend e di volatilità.
8) Gli oscillatori di momentum.
9) I pattern di candele giapponesi.
Conoscere a fondo i principi che sottostanno a questi strumenti è indispensabile per costruire un buon sistema di trading.
Vi consiglio di leggere la sezione "analisi tecnica" dove approfondisco tutti questi importanti strumenti.
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