Come accennato precedentemente, lo swing trading è una tipologia di trading simile al breakout trading ma con la differenza che, invece che entrare a mercato sulle rotture di resistenze/supporti statici, cioè su nuovi massimi o minimi di periodo, si anticipa l’entrata in posizione dopo il ritracciamento di correzione o return move, alla ripresa del trend principale.
Operando in questo modo si può entrare a mercato a prezzi più convenienti rispetto ai breakout traders; inoltre i patterns reversal di solito permettono una position size più vantaggiosa per via della più stretta distanza tra entry e stop loss iniziale.
Spesso questi ritracciamenti avvengono con la formazione di figure di continuazione quali rettangoli, triangoli, flags o pennants, la cui durata può durare qualche giorno o anche settimane.
Qui sopra nel grafico ho rappresentato l'attività degli Swing Traders che operano sugli swing (onde o rimbalzi) di prezzo, segnalati con una linea nera chiamata ZIG-ZAG.
Quando il mercato è in trend, si formano massimi e minimi relativi crescenti per l'uptrend e massimi e minimi decrescenti per il downtrend.
Gli swing traders intervengono sui ritracciamenti comprando i pullback in caso di uptrend o vendendo il rally in caso di downtrend.
Possono entrare direttamente a mercato od impostare un ordine pendente.
Le linee blu rappresentano i livelli di entrata, mentre quelle rosse sono i livelli stop loss, posizionati al di sotto del minimi relativo di periodo.
Questi due livelli permettono di calcolare la Position Sizing.
Per individuare potenziali mercati in queste condizioni, gli swing traders utilizzano 2 medie mobili, una a breve ed una a più lungo periodo e con il prezzo di chiusura che si trova all'interno dell'area compresa tra le due medie mobili.
Come già detto più volte, quando la media mobile a breve è superiore a quella di lungo periodo, il trend è definito come up (rialzista).
Al contrario quando è inferiore il trend è definito come down (ribassista).
Ciò può essere fatto semplicemente mediante uno screener di mercato come quello fornito da Prorealtime.
In base all'orizzonte temporale di riferimento ed al grado di ritracciamento utilizzato, i valori di riferimento presi in considerazione dal trader (relativo anche al timeframe operativo, in questo caso giornaliero) per le medie mobili possono essere ad esempio:
5-20
10-30
20-50
50-100
100-200
Più i periodi sono stretti, più i ritracciamenti ed il trend preso in considerazione è piccolo, mentre più è grande più le medie mobili catturano probabili ritracciamenti di trend di lungo periodo.
Il ritracciamento ideale da identificare è sempre il primo dopo un incrocio di medie mobili importanti come quella tra la media mobile esponenziale a 20 e 50 periodi che identificano un trend di medio periodo.
Il primo ritracciamento rappresenta un retest o return move di un pattern reversal per esempio.
Una volta che il prezzo retrocede nell'area compresa tra le 2 medie mobili, lo swing trader considera un'entrata in posizione.
Un altro metodo è quello di indentificare lunghe congestioni come per il breakout trading ed attendere per il primo ritracciamento dopo la rottura di resistenza o supporto, cioè ancora il primo return move.
Una volta individuata la fase del mercato più consona al trader per la ripartenza di un trend, il trader può considerare un'entrata in posizione.
Più precisamente, le entry possono essere basate sulle più probabili inversioni a breve periodo generate da:
1) Un pattern di candele reversal alla fine di un pullback/rally:
Ecco uno schema che raccoglie i più importanti pattern reversal rialzisti, quelle cioè che preludono ad una potenziale inversione di trend di ritracciamento ribassista e che possono avvenire alla fine di un pullback.
Per la descrizione dei vari patterns visitate la pagina sulle candele giapponesi.
Ed ecco i pattern di inversione ribassista, ossia quelli che possono formarsi alla fine di un rally e che preludono ad un inversione ribassita del prezzo.
Altri indicatori reversal possono essere:
2) Una rottura della mini trendline di ritracciamento o resistenza/supporto statica.
3) Quando il prezzo è nei pressi di una trendline od una media mobile di periodo.
Nella figura sottostante, la media mobile funge bene da trendline di supporto rialzista.
Quando il prezzo tocca la media mobile il trend principale riprende.
4) Un breakout di aree di congestione dopo il ritracciamento.
In questo caso (figura sotto) il prezzo, dopo il pullback e la rottura della mini trendline, entra in una fase di trading range delimitata da reistenze e supporti statici.
Nel secondo swing, avviene la stessa cosa ma la rottura della trendline è successiva al formarsi dell'area di congestione.
Nel grafico qui sotto vediamo un esempio di entrate mediante lo swing trading.
Per definire le zone potenziali di pullback, ho utilizzato due medie mobili esponenziali a 20 (linea blu) e 50 (linea rossa) periodi.
Ogni volta che il prezzo chiude in quest'area vi sono possibilità di swing del mercato.
Le aree in viola sono supporti/resistenze statiche di periodo che potenziano la possibilità di swing.
I cerchi azzurri sono dove si verificano pattern di entrata di candele.
I cerchi rossi sono le zone di rottura delle mini trendlines di ritracciamento.
Come per la strategia breakout, lo stop loss viene posizionato ad una certa distanza sotto il pattern reversal che fa da area di supporto, oppure mediante un indicatore tecnico lineare quale il volatility stop, il supertrand, il SAR, la media mobile, ecc....
Altrimenti può essere calcolato come % di distanza dall’entry fissato.
Come per i breakout traders, anche gli swing traders possono adottare trailing profit manuali o automatici, basati anche su indicatori.
Ciò varia sempre in base all’aggressività ed al piano d’azione del trader.
Un trailing profit tipico dello swing trader è quello di spostare lo stop loss sotto ogni successivo swing di prezzo, quindi sotto ogni swing point high o low come abbiamo già visto per i breakout trading.
Anche in questo caso, valgono le stesse condizioni che riguardano i breakout traders:
gli swing traders cercano di identificare e saltare sul trend fin dal suo inizio, ma, invece cha agire al primo breakout, essi agiscono sul successivo return move, od il primo pullback /rally dopo un breakout.
Come abbiamo già visto, per individuare i mercati che stanno effettuando un pullback nella direzione long ed un rally in direzione short, ci si affida di solito all’indicazione di due medie mobili, una breve ed una più lunga.
L’affidabilità di pullbacks e rallies va valutata anche in base ad altri fattori tecnici quali:
- Scambi tra supporti e resistenze statiche.
In un uptrend, una resistenza rotta tende a diventare un supporto, mentre in un downtrend un supporto rotto tende a diventare una resistenza.
- Numero di giorni di pullback/rally.
Pochi giorni di pullback non sono rilevanti per un pullback affidabile.
Alcuni pullback possono durare anche svariate settimane.
- La % di ritracciamento che deve rimanere nel range compreso tra 38 e 62%.
(percentuali di Fibonacci).
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MARTINA LUPO (martedì, 22 ottobre 2019 11:13)
ciao.
è un chart live? non mi sembra mt4
Massimo (martedì, 22 ottobre 2019 22:18)
Ciao, è la piattaforma Prorealtime